Nel corso dell’assemblea i soci approvano il bilancio 2016 e aprono confronti sullo sviluppo organizzativo, l’innovazione sociale e le attività di accoglienza ed integrazione
Sabato 20 maggio a Torino, presso l’Environment Park, a partire dalle ore 09.30, ha avuto luogo l'Assemblea dei soci della Cooperativa Animazione Valdocco, nel corso della quale è stato approvato il bilancio 2016. “I numeri del bilancio sociale parlano positivo: consolidamento dei ricavi, più lavoro, più fiducia, più socialità e mutualità - ha affermato il Presidente Paolo Petrucci - sono ”più” mediamente piccoli, ci raccontano di una cooperativa che si consolida e che continua a essere utile per i soci e per le comunità locali in cui agisce”.
Nel corso dell’anno si è infatti registrato un consolidamento delle attività e un risultato d’esercizio in utile di oltre 300 mila euro, con un fatturato che si attesta a 53 milioni di euro, nonostante la riduzione dei finanziamenti statali, regionali e locali destinati al welfare, ed in particolare la contrazione delle risorse destinate all’assistenza domiciliare ed alle attività terapeutico riabilitative in psichiatria.
Dai dati relativi all’occupazione, evidenziati nel corso della presentazione del Bilancio Sociale 2016 dal Direttore Amministrativo, Anna Actis, emerge l’aumento del numero dei soci, 1553 nel 2016. In aumento anche la fiducia dei soci prestatori - che depositano i loro risparmi in cooperativa per oltre 5 milioni di euro - ed il numero di soci finanziatori, in prevalenza aziende e professionisti, che hanno scelto di partecipare alla capitalizzazione della Cooperativa. Raggiunto inoltre l’obiettivo prefissato di fidelizzazione dei committenti, con il 97% dei ricavi complessivi dell’attività caratteristica costituito da servizi già gestiti negli anni precedenti. Riconfermato infine dall’assemblea il fondo di Mutuo Aiuto per il sostegno al reddito, lo strumento ideato dai soci per far fronte a problemi di riduzione o mancanza di lavoro.
”Non sono mancati anche quest’anno dei ‘meno’ che raccontano dove possiamo migliorare, strade da intraprendere con maggiore coraggio, esperienze da terminare. – ha proseguito Petrucci - In tutti gli spazi sociali che la vita cooperativa ci offre, abbiamo ripassato i valori in cui crediamo, constatato competenze professionali e dedizione dei soci, riconosciuto reti collaborative e reputazionali, ma anche valutato criticità e percorsi di miglioramento. Continuiamo così, immaginiamo insieme futuro, continuità positive e cambiamenti necessari”.
L’assemblea è proseguita con l’intervento di Marcello Albertino, Responsabile dei Sistemi di Gestione, Formazione e Certificazioni Aziendali, che ha restituito i risultati del questionario di soddisfazione somministrato ai soci nei mesi scorsi. L’esito positivo dell’indagine è stato approfondito e commentato dal sociologo Franco Garelli, il quale ha sottolineato l’importanza dei dati raccolti in quanto altamente rappresentativi del campione analizzato. L’analisi dei dati, a detta del sociologo, consente di individuare aree di miglioramento in cui attuare strategie di crescita e percorsi di sviluppo, volti a favorire il benessere dei soci e di tutta la cooperativa.
Al termine della mattinata è intervenuto Giancarlo Gonella, Presidente di Legacoop Piemonte e Presidente dell’Alleanza Cooperative Italiane Piemonte, che ha posto in evidenza la qualità del lavoro svolto dalle imprese sociali in un periodo storico particolarmente complicato dal punto di vista economico e sociale. Prima dell’approvazione del bilancio sono state infine presentate le attività di comunicazione nei servizi nel 2016.
Protagonista della pausa pranzo, l’integrazione: il buffet è stato infatti curato dall’equipe di Nati per Soffriggere, il progetto promosso da Chef Kumalè che mira a valorizzare le competenze culinarie di migranti e cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale, utilizzando la cucina multietnica come elemento d’integrazione sociale e di stimolo culturale.
Nel corso del pomeriggio il confronto tra soci è proseguito affrontando temi di particolare rilevanza. In tre diversi gruppi di lavoro, soci ed amministratori hanno infatti discusso in merito all’accoglienza dei migranti che si realizza attraverso una comunità che accoglie, all’innovazione sociale e allo sviluppo organizzativo attraverso la selezione e gestione dei talenti in cooperativa. I partecipanti hanno fornito spunti di miglioramento ed ipotizzato prospettive future: l’obiettivo era infatti quello di fare incontrare i soci verificando e consolidando una cultura comune e al contempo di far nascere percorsi di partecipazione sociale volti a valorizzare il protagonismo dei soci.
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