Nel corso dell’assemblea i soci approvano all’unanimità il bilancio 2017 e proseguono confronti sullo sviluppo organizzativo, l’innovazione sociale e le attività di accoglienza ed integrazione
Sabato 26 maggio a Torino, presso l’Environment Park, a partire dalle ore 09.30, si è svolta l'Assemblea dei soci della Cooperativa Animazione Valdocco, nel corso della quale è stato approvato il bilancio 2017. “Consolidiamo le nostre attività attestandoci ad un fatturato di oltre 57 milioni di euro (+6,18). Lavoriamo in 34 comunità locali (+2), in Piemonte ma anche in Liguria e Lombardia, con 239 (+8) servizi.” - ha affermato il Presidente Paolo Petrucci. “Il risultato di gestione è positivo, perché determinato da una crescita anche nello scambio mutualistico (con un aumento del 7% dei soci lavoratori), scopo importante dell’essere, oltre che sociale, cooperativa di lavoro”.
Nel corso dell’anno in esame sono proseguite inoltre le collaborazioni con cooperative ed imprese: ciò ha consentito l’acquisizione di importanti servizi e la conseguente crescita, l’aumento occupazionale e l’inserimento in nuovi settori di attività, come emerso dai dati evidenziati nel corso della presentazione del Bilancio Sociale 2017 dal Direttore Amministrativo, Anna Actis Grosso. Raggiunto inoltre l’obiettivo prefissato di fidelizzazione dei committenti, con il 97% dei ricavi complessivi dell’attività caratteristica costituito da servizi già gestiti negli anni precedenti. Riconfermato infine dall’assemblea il fondo di Mutuo Aiuto per il sostegno al reddito, lo strumento ideato dai soci per far fronte a problemi di riduzione o mancanza di lavoro.
Il Consiglio di Amministrazione ha lavorato con l’obiettivo di consolidare la presenza nelle comunità locali erogando servizi di qualità, di praticare ai soci ulteriori rapporti di lavoro “vero”, di favorire socialità e partecipazione ed infine di promuovere l’autofinanziamento garantendo la sostenibilità finanziaria.” – ha proseguito Petrucci. “L’occasione della ricorrenza dei quarant’anni della legge Basaglia, può aiutarci ad interpretare le contraddizioni della cooperativa: uno strumento imprenditoriale per i soci e per le comunità locali dove vivono i beneficiari dei nostri servizi ed in cui, mentre lavoriamo, poter inventare nuovi modi di operare, praticare tolleranza e lottare per una società meno diseguale”.
L’assemblea è proseguita con l’intervento di Beppe Quaglia, Responsabile della Comunicazione, che ha presentato le attività di comunicazione nei servizi nel 2017, ricordando ai soci l’importanza di una partecipazione attiva nel corso degli eventi culturali e delle iniziative pubbliche promosse dalla cooperativa. Sempre in merito alle attività comunicative, Elisa Profico ha successivamente analizzato le visite sulle pagine web gestite dalla cooperativa, approfondendo le modalità di utilizzo dei social network per la comunicazione dei servizi.
A seguire l’intervento di Roberta Tumiatti, Riccardo Cappa e Davide Pusceddu, che hanno presentato i gruppi di lavoro previsti per la sessione pomeridiana dell’assemblea. Soci ed amministratori hanno infatti discusso, nel corso del pomeriggio, in merito all’accoglienza dei migranti che si realizza attraverso una comunità che accoglie, all’innovazione sociale e allo sviluppo organizzativo attraverso la selezione e gestione dei talenti in cooperativa. I partecipanti hanno poi suggerito al Consiglio di Amministrazione spunti di miglioramento ed ipotizzato prospettive future: l’obiettivo era infatti quello di fare incontrare i soci verificando e consolidando una cultura comune e al contempo di far nascere percorsi di partecipazione sociale volti a valorizzare il protagonismo dei soci.
Al termine della mattinata Anna Di Mascio, Responsabile di Legacoopsociali Piemonte e Giancarlo Gonella, Presidente di Legacoop Piemonte e Copresidente dell’Alleanza Cooperative Italiane Piemonte, dopo un rapido excursus sul contesto politico ed economico contemporaneo, hanno sottolineato l’importanza del ruolo ricoperto dalla Cooperativa Animazione Valdocco nell’ambito del movimento cooperativo, sia in termini di partecipazione che di qualità dei servizi erogati.
Protagonista della pausa pranzo, l’integrazione: il buffet è stato infatti curato dall’equipe di Nati per Soffriggere, il progetto promosso da Chef Kumalè che mira a valorizzare le competenze culinarie di migranti e cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale, utilizzando la cucina multietnica come elemento d’integrazione sociale e di stimolo culturale.